Rifugio Rosalba – Grigne

Era da un po’ di tempo che si stava cercando di organizzare un’uscita con i colleghi/amici Enzo e Mattia, e finalmente questa volta ci siamo: si va al Rifugio Rosalba (1730 mt), sulle Grigne, attraverso il sentiero delle Foppe. Il dislivello da affrontare è di 600 mt e il sentiero è classificato E (escursionisti), quindi senza grosse difficoltà. L’unica incognita è la neve: potrebbe essercene ancora un po’, quindi Enzo mi convince a comprare un paio di ramponi…Lasciamo l’auto presso l’ex rifugio Alippi, un paio di chilometri dopo il parcheggio dei  Piani di Resinelli, seguendo la stradina che passa davanti alla chiesetta. Il primo tratto è nel bosco, ma dopo una ventina di minuti si apre e siamo nel bel mezzo dei “pinnacoli” caratteristici delle Grigne: un vero spettacolo! Con le dovute proporzioni, ricorda il paesaggio dolomitico. Il sentiero è molto ben segnalato e sale gradualmente, senza grossi strappi, quindi si riesce a godere appieno del panorama. La neve ormai si è quasi del tutto sciolta, ne troviamo un po’ solo nell’ultimo tratto, quindi i ramponi rimangono nello zaino. Dopo 1 ora e 45 min. siamo al rifugio. Il panorama è stupendo: il lago di Como, la Grigna settentrionale, le montagne svizzere innevate…Dopo la consueta “sessione fotografica”, vista una ripida salita innevata ad un torrione nelle immediate vicinanze del rifugio, decido di provare l’emozione di calzare i ramponi: sotto la guida di Enzo e Mattia muovo qualche passo…Mi sento un po’ goffo, ma soprattutto è una lotta tra l’inconscio che dice “è ghiacciato, attento che scivoli!” e la ragione che ribatte “hai i ramponi, vai tranquillo!”: avrò sicuramente altre occasioni per provarli più a lungo…Torniamo al rifugio a mangiare: la qualità del cibo è sufficiente, ma tutto sembra molto più buono per la bellezza del posto! Dopo il digestivo offertoci, iniziamo a scendere, attraverso lo stesso sentiero della salita. Dopo circa 1 ora e 30 min. siamo alla macchina. E’ stata una gran bella giornata e sono grato ad Enzo e Mattia per avermi fatto conoscere questo angolo affascinante delle nostre montagne.

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